Around Food – Peanut Butter Time


Around Food, Blog / mercoledì, 18 Marzo, 2020

Quando penso al burro di arachidi la prima cosa che mi viene in mente, prima ancora delle merende americane e degli americani stessi, è Brad Pitt. Sapete di cosa parlo vero? Quello in cui Brad, nel film Vi presento Joe Black, scopre il burro di noccioline e inizia a mangiarlo direttamente dal barattolo è un grande momento di sensualità. Ma torniamo a noi: si sa che gli americani spalmano questa crema un po’ ovunque. Il buon Elvis, ad esempio, aveva una perversione culinaria al PB da 42.000 calorie per porzione. Si tratta del Fool’s Gold – letteralmente l’oro del matto, ovvero pane fritto nel burro con banana, burro di noccioline e, forse, qualche fettina di bacon (su questo ingrediente ci sono delle opinioni contrastanti, alcuni dicono lo preferisse senza). Alla faccia della merenda, caro Elvis! La ricetta è facilmente reperibile online, anche se dovrebbe esserne vietata la circolazione.

Storia del Peanut Butter

Come capita spesso per le cose migliori, pare che anche il PB fu inventato per necessità. Era la fine del XIX secolo e la carne costava davvero molto. George A. Bayle jr., un farmacista di Saint Louis, iniziò a macinare i semi di arachidi con l’intento di creare una proteina che potesse sostituire quella animale. Il brevetto arrivò successivamente, con Marcellus Gilmore Edson. Da quel momento il burro di noccioline divenne un prodotto immancabile nelle cucine americane grazie alla sua accessibilità, fino a divenire un vero e proprio alimento Cult. Sono moltissimi i marchi che producono PB, dalla Reese’s, alla Skippi (che lo vende anche nei supermercati italiani insieme a quello della Calvé) e, ancora, Jif, Peanut Butter & Co.; senza scordare tutti quei marchi che appartengono alla categoria Healthy e ne propongono delle versioni più naturali. Pare che il più grosso produttore di PB sia Jimmy Carter, ex-presidente degli Stati Uniti d’America, che possiede una grandissima piantagione a Plains in Georgia.

Il burro di arachidi viene prodotto in due versioni: cremoso (smooth) o croccante (crunchy). Può essere impiegato, come abbiamo visto, in ricette dolci o salate: da biscotti, torte e dolcetti, a cotolette, polpettoni e panini. È un prodotto parecchio calorico, anche se, sorprendentemente, lo amano pure gli sportivi. Pare abbia molte proprietà positive, come quella di rafforzare la muscolatura; certo credo sia importante prediligere un prodotto quantomeno biologico per godere dei suoi preziosi effetti.

Jelly Belly Sandwich

Spalma, spalma, chiudi e vai! Questo è il concetto del PB Belly Sandwich, la merenda dei ragazzini americani. La praticità sappiamo piacere molto a questo popolo, d’altronde hanno inventato il Fast Food. In cosa consiste questo panino? Fra due fette di pane da toast si spalmano un velo di PB e uno di marmellata, che, generalmente, è di fragole o mirtilli. Ne esistono delle alternative altrettanto apprezzate, come quella con le fettine di banana (peanut-butter and banana sandwich), o con il miele. L’abbinamento più stravagante è quello con la maionese. Sì, avete capito bene. Questa variante pare risalga agli anni ’40 ed è direttamente collegata alla maionese Hellmann’s, che le famiglie americane utilizzavano per rendere di consistenza più spalmabile il PB Skippy. Oltre a questa soluzione tecnica, il panino PB e maionese risolveva anche il problema della fame, rimanendo la cosa più economica e soddisfacente da mangiare durante il periodo della Depressione.

Il burro di arachidi è così profondamente legato alla storia americana che l’azienda Nerdy Nuts ha pensato di creare dei barattoli ispirati ai candidati delle prossime elezioni. Oltre ad avere i faccioni degli aspiranti presidenti, i barattoli contengono diversi gusti di PB ispirati alle caratteristiche personali di ogni esponente politico: Joe’s Dream con scaglie di cioccolato, Trump’s Triumph con biscotti alla vaniglia, Warren’s Winner con glassa alla fragola, Fuel the Bern con uvetta e cannella. Idea assolutamente originale! Praticamente ogni bambino d’America ha mangiato almeno una volta il suo sandwich al burro di noccioline e marmellata, tanto che questa merenda è diventata una vera icona del Junk Food d’oltre oceano. Film e serie TV ne sono pieni, così anche noi ci siamo incuriositi e abbiamo cominciato a mettere il burro di arachidi un po’ ovunque, abbandonando il nostro tradizionale panino burro e zucchero.

La fusione delle culture gastronomiche, ormai, è ad uno stato talmente avanzato che le nuove generazioni a fatica sanno cosa appartiene di nascita alla nostra cultura e cosa no. Se la Cheesecake non avesse questo nome, non ci chiederemmo nemmeno se è un dolce d’importazione. Fateci caso: al ristorante è presente nella carta dei dolci praticamente quanto il Tiramisù. Se devo dirvi la mia, il burro di arachidi mi piace tantissimo in ogni sua declinazione. Vi suggerisco un abbinamento perfetto per picnic o aperitivi: pane in cassetta, PB, lattuga fresca e croccante, prosciutto cotto. Strepitoso!

Martina Tripi è un'autrice con la passione per la cucina. Diplomata alla Food Genius Academy di Milano, collabora con Slow Food Treviso, cura progetti sull'alimentazione sostenibile e tiene corsi di cucina.

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